A cura dell’avv. Maurizio de Stefano, dell’avv. Mario Lana e del prof. avv. Augusto Sinagra |
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AVVOCATI PATROCINANTI ALLA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL’UOMO A STRASBURGO La Convenzione Europea per la salvaguardia dei Diritti dell'Uomo e delle libertà fondamentali, firmata a Roma il 4 novembre 1950, comunemente chiamata la Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo, consente ad ogni persona di ricorrere alla CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL'UOMO presso il Consiglio d’Europa a Strasburgo, per denunciare la negazione dei diritti umani, da parte delle leggi e dei giudici italiani. Se la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo accerta la violazione delle norme della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo essa emette una sentenza di condanna a carico dello Stato italiano, ordinando a quest’ultimo il pagamento di una somma di denaro (a titolo satisfattivo e risarcitorio) in favore della persona riconosciuta come vittima. Si ricorda che non è possibile ricorrere alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo se prima non si sia celebrato il processo davanti ai giudici italiani e che si devono illustrare alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo le modalità di svolgimento ed il contenuto della causa discussa davanti ai giudici italiani. Pertanto, la persona che intende ricorrere alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo dovrebbe richiedere l’assistenza del proprio avvocato di fiducia che ha curato lo stesso processo davanti ai giudici italiani, in quanto quest’ultimo avvocato è in possesso delle copie di tutti gli atti processuali ed è in grado di valutare se sussistano gli ulteriori presupposti per ricorrere alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. Non è necessario richiedere l’assistenza o di un avvocato francese o domiciliato a Strasburgo, in quanto tutti i rapporti con la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo avvengono in via epistolare, tramite il servizio postale, dal proprio domicilio in Italia. TUTTI GLI AVVOCATI, iscritti agli albi forensi in Italia, sono abilitati al patrocinio ed alla difesa davanti alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, presso il Consiglio d’Europa a Strasburgo per la tutela dei diritti umani violati dallo Stato italiano. Moltissimi avvocati italiani usualmente difendono davanti alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, tra questi, nel presente sito www.humanrights.it viene pubblicato un ELENCO (elenco degli avvocati) di coloro che sono conosciuti dall’avv. Maurizio de Stefano, dall’avv. Mario Lana e dal prof. avv. Augusto Sinagra. |
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EVOLUZIONE DELL’ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI AVVOCATO IN ITALIA: |
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CORSO DI SPECIALIZZAZIONE DIRITTI UMANI E PROTEZIONE INTERNAZIONALE Profili e sviluppo di una normativa multilivello
PROGRAMMAIl corso si articola in una serie di dodici incontri monotematici, della durata di tre ore ciascuno (dalle ore 15:00 alle ore 18:00), che si terranno via streaming, attraverso la piattaforma GoToWebinar, nei venerdì sottoindicati a partire dal 9 aprile 2021. Durante il Corso i partecipanti potranno accedere alla documentazione relativa a ciascuna lezione attraverso il sito dell’Associazione (www.unionedirittiumani.it).
I MODULO –LaI MODULO – La tutela multilivello dei diritti umanivenerdì 9 aprile 2021Indirizzi di saluto Maria Masi, Presidente f.f. Consiglio Nazionale Forense Chiara Cardoletti, Rappresentante dell’UNHCR per l’Italia, la Santa Sede e San Marino Laurence Hart, Direttore dell’Ufficio di coordinamento per il Mediterraneo dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni
Presentazione del corso Anton Giulio Lana, Presidente dell’Unione forense per la tutela dei diritti umani
Genesi ed evoluzione della tutela dei diritti umani Il Costituente e la tutela dei diritti fondamentali Marta Cartabia, Presidente emerita della Corte costituzionale 16:00 – I diritti umani nella prospettiva del diritto internazionale ed europeo Guido Raimondi, già Presidente della Corte europea dei diritti dell’uomo, Consigliere della Corte di cassazione 17:00 – L’applicazione diretta dei diritti fondamentali nell’ordinamento interno Guido Alpa, Professore emerito di diritto civile nell’Università di Roma “La Sapienza”
Venerdì 16 aprile 2021 La tutela dei diritti umani nell’ordinamento interno 15:00 – Diritti inviolabili dell’uomo e principio di uguaglianza: i paletti della Costituzione repubblicana Angela Cossiri, Professoressa di diritto costituzionale nell’Università di Macerata 16:00 – I diritti fondamentali nella prospettiva della Corte costituzionale Filippo Donati, Professore di diritto costituzionale nell’Università di Firenze 17:00– Il dialogo tra le Corti in materia di diritti fondamentali Roberto Conti, Consigliere della Corte di cassazione
Venerdì 23 aprile 2021 Le Nazioni Unite e i diritti umani 15:00 – Convenzioni ONU in materia di diritti umani e relativi meccanismi di controllo Fausto Pocar, Presidente della Società italiana del diritto internazionale e dell’Unione europea 16:00 – Il Consiglio dei diritti umani Lina Panella, Professoressa di diritto internazionale nell’Università di Messina 17:00 – Il sistema di reporting dinanzi ai Comitati delle Nazioni Unite Fabrizio Petri, Presidente Comitato interministeriale per i diritti umani Venerdì 30 aprile 2021 Diritti fondamentali tra CEDU e diritto dell’Unione europea 15:00 – Il diritto dell’UE tra Carta dei diritti fondamentali e giurisprudenza della Corte di Lussemburgo Angela Di Stasi, Professoressa di diritto dell’Unione europea nell’Università di Salerno 16:00 – Il sistema convenzionale di protezione dei diritti dell’uomo Andrea Saccucci, Professore di diritto internazionale nell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” 17:00 – La Corte di Strasburgo: struttura e funzionamento Roberto Chenal, Referendario presso la Cancelleria della Corte europea dei diritti dell’uomo
II MODULO – I diritti garantiti
Venerdì 7 maggio 2021 Divieto di tortura, diritto al rispetto della vita privata e familiare e libertà di espressione 15:00 – La giurisprudenza della Corte EDU in materia di divieto di tortura Anton Giulio Lana, Presidente dell’Unione forense per la tutela dei diritti umani 16:00 – Libertà di espressione tra diritto interno ed europeo Alfonso Celotto, Professore di diritto costituzionale nell’Università Roma 3 17:00 – Procreazione medicalmente assistita e maternità surrogata Maria Paola Costantini, Avvocata in Roma, componente del Comitato direttivo dell’Unione forense per la tutela dei diritti umani
Venerdì 14 maggio 2021 Equo processo: garanzie in materia civile e penale 15:00 – Garanzie penalistiche a confronto tra CEDU, diritto dell’Unione e diritto interno Antonietta Confalonieri, Avvocata in Sassari, Coordinatrice della sezione Sardegna dell’Unione forense per la tutela dei diritti umani 16:00 – La fairness del processo civile nella prospettiva della Corte di Strasburgo Paolo Cancemi, Referendario presso la Cancelleria della Corte europea dei diritti dell’uomo 17:00 – Ne bis in idem: prospettiva interna ed europea Nicola Madia, Avvocato in Roma Venerdì 21 maggio 2021 Nuove generazioni di diritti 15:00 – La tutela alla privacy come diritto fondamentale, tra ordinamento interno e sovranazionale Alberto Gambino, Professore di diritto privato nell’Università Europea di Roma 16:00 – Diritti umani e impresa: normativa e accesso ai rimedi Laura Guercio, Professoressa nell’Università di Perugia, Avvocata in Roma 17:00 – La battaglia per il riconoscimento del diritto a un ambiente salubre Alessio Sangiorgi, Avvocato in Roma, componente del Comitato direttivo dell’Unione forense per la tutela dei diritti umani
III MODULO – La tutela multilivello in materia di protezione internazionale
Venerdì 28 maggio 2021 La disciplina dell’asilo nel diritto internazionale 15:00 – La Convenzione di Ginevra del 1951 e i successivi sviluppi della tutela internazionale dei rifugiati Bruno Nascimbene, Professore di diritto internazionale nell’Università Statale di Milano 17:00 – Il principio di non-refoulement come baluardo sostanziale e procedurale di protezione Christopher Hein, Professore di diritto e politiche di immigrazione e asilo nell’Università LUISS Guido Carli 16:00 – Tecniche di esternalizzazione della protezione: le nozioni di paese terzo sicuro e di paese di origine sicuro Martina Flamini, Giudice della Prima Sezione Civile del Tribunale di Milano
Venerdì 4 giugno 2021 Il sistema europeo comune di asilo 15:00 – Il regolamento di Dublino e le direttive Qualifiche, Procedure e Accoglienza Giuseppe Cataldi, Professore di diritto internazionale nell’Università di Napoli “L’Orientale” 16:00 – L’Europa che protegge, l’Europa che respinge: normativa, giurisprudenza e prassi Chiara Favilli, Professoressa di diritto dell’Unione europea nell’Università degli Studi di Firenze 17:00 – L’effettività delle tutele in materia di asilo nella prospettiva europea Luca Minniti, Giudice della Quarta Sezione Civile - Immigrazione presso il Tribunale di Firenze
Venerdì 11 giugno 2021 La disciplina dell’asilo nell’ordinamento italiano 15:00 – Normativa interna: dall’art. 10 Cost. alla frammentazione normativa del sistema italiano di asilo Lucia Tria, Presidente di sezione della Corte di Cassazione 16:00 – Recenti interventi in materia: la normativa d’urgenza Paolo Morozzo Della Rocca, Professore di diritto civile nell’Università di Urbino 17:00 – La tutela del minore straniero non accompagnato Luciana Sangiovanni, Presidente della sezione specializzata immigrazione e diritti della persona del Tribunale di Roma
IV MODULO – Profili procedurali
Venerdì 18 giugno 2021 Le tutele giurisdizionali in materia di diritti umani 15:00 – Le doglianze in materia di diritti umani: profili di tutela multilivello Alessia Fusco, Avvocata in Milano 16:00 – La richiesta di rinvio pregiudiziale e la procedura di infrazione nella prospettiva dell’avvocato Carlo Forte, Avvocato in Napoli, Rappresentante a Bruxelles della Delegazione italiana presso il CCBE 17:00 – La presentazione del ricorso individuale dinnanzi alla Corte EDU Maurizio de Stefano, Avvocato in Roma, Vice Presidente dell’Unione forense per la tutela dei diritti umani
Venerdì 25 giugno 2021 Le tutele giurisdizionali in materia di protezione internazionale 15:00 – Il sistema giurisdizionale di tutela dei diritti dei richiedenti asilo, tra Corte di Cassazione e Corte costituzionale Franca Mangano, Presidente Corte d’Appello di Roma – Sezione della persona e della famiglia 16:00 – Le misure provvisorie dei tribunali internazionali come strumento di tutela cautelare in caso di espulsione o respingimento Nicola Colacino, Professore di diritto internazionale nell’Università “Niccolò Cusano” 17:00 – La nuova disciplina processual-civilista in materia di protezione internazionale Mario Melillo, Segretario Generale dell’Unione forense per la tutela dei diritti umani
Coordinamento scientifico: Avv. Prof. Anton Giulio Lana; Segreteria organizzativa: Sig.ra Gioia Silvagni.Tel. 06 8412940; www.unionedirittiumani.it – info@unionedirittiumani.it ORDINE DEGLI AVVOCATI DI ROMA Dipartimento Centro Studi - Formazione e crediti formativi
Mercoledì 4 novembre 2020 dalle ore 15.00 alle ore 18,00 Aula Avvocati ─ Palazzo di Giustizia ─ Piazza Cavour - Roma Indirizzo di saluto Avv. Antonino Galletti Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Roma Introducono Avv. Mario Scialla Consigliere Segretario dell’Ordine degli Avvocati di Roma Coordinatore Commissione Diritti Umani Avv. Saveria Mobrici Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Roma Coordinatrice Vicaria Commissione Diritti Umani TAVOLA ROTONDA Intervengono Dott. Francesco Crisafulli Magistrato presso il Tribunale Civile di Roma ─ Già Co-Agente del Governo italiano dinanzi alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo Avv. Prof. Anton Giulio Lana Presidente dell’Unione Forense per la tutela dei Diritti Umani Dott. Guido Raimondi Consigliere di Cassazione, già Presidente della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. Prof. Claudio Zanghì Professore Emerito di Diritto Internazionale ─ Università degli Studi di Roma “La Sapienza” MODERA Avv. Maurizio de Stefano Commissione Diritti Umani La partecipazione è consentita esclusivamente DA REMOTO, previa iscrizione a mezzo della Piattaforma di Formazione continua dell’Ordine degli Avvocati di Roma https://avvocatiromaformazionecontinua.lextel.it/default.do attenzione, attenzione sono stati ridotti i termini (da 6 a 4 mesi) per presentare il ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo a Strasburgo, vedi Protocollo n. 15
Protocollo n. 15 recante emendamento alla Convenzione per la salvaguardia dei Diritti dell’ Uomo e delle Libertà fondamentali Strasburgo, 24.VI.2013
Preambolo Gli Stati membri del Consiglio d’Europa e le altre Alte Parti contraenti della Convenzione per la salvaguardia dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà fondamentali, firmata a Roma il 4 novembre 1950 (qui di seguito denominata «la Convenzione»), firmatari del presente Protocollo,Vista la Dichiarazione adottata in occasione della Conferenza di alto livello sul futuro della Corte europea dei Diritti dell’Uomo, tenutasi a Brighton il 19 e il 20 aprile 2012, nonché le Dichiarazioni adottate durante le Conferenze tenutesi a Interlaken il 18 e il 19 febbraio 2010 e a İzmir il 26 e il 27 aprile 2011;Visto il Parere n. 283 (2013) adottato dall’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa il 26 aprile 2013;Considerato che è necessario fare in modo che la Corte europea dei Diritti dell’Uomo (qui di seguito denominata «la Corte») continui a svolgere il suo ruolo preminente nella tutela dei diritti dell’uomo in Europa, Hanno convenuto quanto segue:
Articolo 1. Alla fine del preambolo della Convenzione è aggiunto un nuovo considerando così redatto: «Affermando che spetta in primo luogo alle Alte Parti contraenti, conformemente al principio di sussidiarietà, garantire il rispetto dei diritti e delle libertà definiti nella presente Convenzione e nei suoi protocolli e che, nel fare ciò, esse godono di un margine di apprezzamento, sotto il controllo della Corte europea dei Diritti dell’Uomo istituita dalla presente Convenzione,».
Articolo 2 .1) All’articolo 21 della Convenzione è inserito un nuovo paragrafo 2 così redatto: «I candidati devono avere meno di 65 anni di età alla data in cui la lista di tre candidati deve pervenire all’Assemblea parlamentare in virtù dell’articolo 22.» .2) I paragrafi 2 e 3 dell’articolo 21 della Convenzione diventano rispettivamente i paragrafi 3 e 4 dell’articolo 21. .3) Il paragrafo 2 dell’articolo 23 della Convenzione è soppresso. I paragrafi 3 e 4 dell’articolo 23 diventano rispettivamente i paragrafi 2 e 3 dell’articolo 23.
Articolo 3 All’articolo 30 della Convenzione, le parole «a meno che una delle parti non vi si opponga» sono soppresse.
Articolo 4 All’articolo 35, paragrafo 1, della Convenzione, le parole «entro un periodo di sei mesi» sono sostituite dalle parole «entro un periodo di quattro mesi».
Articolo 5 All’articolo 35, paragrafo 3, comma b, della Convenzione, le parole «e a condizione di non rigettare per questo motivo alcun caso che non sia stato debitamente esaminato da un tribunale interno» sono soppresse. Disposizioni finali e transitorie
Articolo 6 .1) Il presente Protocollo è aperto alla firma delle Alte Parti contraenti della Convenzione, le quali possono esprimere il loro consenso ad essere vincolate da: a la firma senza riserva di ratifica, di accettazione o di approvazione; o b la firma con riserva di ratifica, di accettazione o di approvazione, seguita da ratifica, accettazione o approvazione. .2) Gli strumenti di ratifica, accettazione o approvazione saranno depositati presso il Segretario Generale del Consiglio d’Europa.
Articolo 7 Il presente Protocollo entrerà in vigore il primo giorno del mese successivo alla scadenza di un periodo di tre mesi dalla data in cui tutte le Alte Parti contraenti della Convenzione avranno espresso il loro consenso a essere vincolate dal Protocollo, conformemente alle disposizioni dell’articolo 6.
Articolo 8 .1) Gli emendamenti introdotti dall’articolo 2 del presente Protocollo si applicano unicamente ai candidati presenti nelle liste sottoposte all’Assemblea parlamentare dalle Alte Parti contraenti, in virtù dell’articolo 22 della Convenzione, dopo l’entrata in vigore del presente Protocollo. .2) L’emendamento introdotto dall’articolo 3 del presente Protocollo non si applica alle cause pendenti in cui una delle parti si sia opposta, prima dell’entrata in vigore del presente Protocollo, alla proposta di una camera della Corte di dichiararsi incompetente a favore della Grande Camera. .3) L’articolo 4 del presente Protocollo entrerà in vigore alla scadenza di un periodo di sei mesi dalla data di entrata in vigore del presente Protocollo. L’articolo 4 del presente Protocollo non si applica ai ricorsi in merito ai quali la decisione definitiva ai sensi dell’articolo 35, paragrafo 1, della Convenzione sia stata presa prima della data di entrata in vigore dell’articolo 4 del presente Protocollo. .4) Tutte le altre disposizioni del presente Protocollo si applicano alla data della sua entrata in vigore, conformemente alle disposizioni dell’articolo 7.
Articolo 9 Il Segretario Generale del Consiglio d’Europa notificherà agli Stati membri del Consiglio d’Europa e alle alt re Alte Parti contraenti della Convenzione:a ogni firma; b il deposito di ogni strumento di ratifica, di accettazione o di approvazione; c la data di entrata in vigore del presente Protocollo, conformemente all’articolo 7; e d ogni atto, notifica o comunicazione riguardante il presente Protocollo. In fede di che, i sottoscritti, debitamente autorizzati a tal fine, hanno firmato il presente Protocollo. Fatto a Strasburgo il 24 giugno 2013, in francese e in inglese, i due testi facenti ugualmente fede, in un unico esemplare che sarà depositato negli archivi del Consiglio d’Europa. Il Segretario Generale del Consiglio d’Europa ne trasmetterà una copia certificata conforme a ciascuno degli Stati membri del Consiglio d’Europa e alle altre Alte Parti contraenti della Convenzione.
(nota esplicativa del testo ufficiale) Per mantenere l’efficacia della Corte europea dei diritti dell’uomo, il presente Protocollo apporta le seguenti modifiche alla Convenzione :
Con legge italiana del 15 gennaio 2021 n. 11, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana il 10 febbraio 2021 è stato ratificato il Protocollo n. 15 recante emendamento alla Convenzione per la per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, fatto a Strasburgo il 24 giugno 2013. (l’Italia era rimasto l’ultimo paese dei 47 del Consiglio d’Europa a ratificare questo Protocollo). |
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